mercoledì 23 novembre 2011

HAI PAURA DEL DIVERSO O DI TE STESSO?

"Generalmente sono di piccola statura e di pelle scura. Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perchè tengono lo stesso vestito per molte settimane. Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti. Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina.
Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci. Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, forse antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina, spesso davanti alle chiese donne e uomini anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno tanti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro."

"Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti."

"Le nostre donne li evitano, sia perchè poco attraenti e selvatici, sia perchè è voce diffusa di stupri consumati quando le donne tornano dal lavoro. I governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro Paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, di attività criminali."

"La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione."

Da una relazione dell'Ispettorato per l'Immigrazione del Congresso Americano sugli immigrati italiani negli Stati Uniti, ottobre 1912.

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